In cosa differiscono gli uomini e donne quando parlano?



2. Quando e perché l’uomo sente invaso il suo intimo spazio mentale?

3. Perché l’affermazione “non cambi mai” dà fastidio all’uomo?

4. Perché sono pericolosi i riferimenti alla madre?

Che atteggiamento ha l’uomo nei confronti dell’abbigliamento della sua compagna?

 

IV. Leggete e commentate le frasi dette da personaggi italiani famosi.

1. Io ho sempre considerato la donna molto più forte dell’uomo, perché la donna dà la vita.

Claudia Cardinale, attrice

2. La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un’affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.

                                 Rita Levi Montalcini , premio nobel per la medicina

3. Le donne sono come i camaleonti, che dove si posano prendono il colore.
                                                                          Alberto Moravia , scrittore

4. Nelle leggende che i maschi hanno inventato per spiegare la vita, la prima creatura non è una donna: è un uomo chiamato Adamo. Eva arriva dopo, per divertirlo e combinare guai.

                                                                          Oriana Fallaci, scrittrice

5. È una delle grandi difficoltà della vita indovinare ciò che una donna vuole.        

                                                                              Italo Svevo , scrittore

V . Traducete in italiano .

Будет человек хорошим руководителем или нет, во многом зависит от его профессионализма, опыта и личностных качеств. Однако есть общие поведенческие черты определяемые полом, которые дают как преимущества, так и недостатки боссам-женщинам и начальникам –мужчинам.

Кто, мужчина или женщина – более эффективный, более успешный, более удачливый руководитель. Как много определяют гендерные различия в системе управления? Что такого особенного демонстрируют в своем поведении мужчина и женщина, будучи руководителями? 

Женщину, которая руководит коллективом, отличает несколько качеств. Одно из них – повышенная ответственность, поэтому она стремится взять под свой контроль абсолютно все вопросы. Основным недостатком руководителя-женщины является ее эмоциональность. В отличие от мужчин, дамы болезненно реагируют на какие-либо неприятные моменты. Девушка-босс может нарушать границы между собой и своими подчиненными, и ей бывает сложно контролировать собственные эмоции, ее настроение может часто меняться даже в течение дня.

С начальником мужского пола сложно потому, что нельзя сразу угадать его эмоции. Закрытость, сдержанность молодого человека по сравнению с девушкой не позволяют прочитать его отношение к чему-либо по его мимике и жестам и понять, что у него на уме.  

Для эффективного управления руководитель должен уметь видеть цель. Не секрет, что в сложных ситуациях мужчины склонны просчитывать разные варианты, приходя к решению задач путем анализа положения дел. Женщины же скорее полагаются на чувственную сторону – на интуицию. 

Хороший руководитель должен уметь грамотно планировать. Увидев цель, мало просто указывать на нее. Важно определить конкретные шаги по достижению этой цели, выявить наиболее точные способы ее достижения и рассчитать необходимые для этого ресурсы (время, деньги, люди и т.д.). Для этого нужны такие качества как усидчивость, внимательность, скрупулезность. Кому плановая деятельность дается более легко и кто в ней более эффективен? Для ответа на этот вопрос достаточно заглянуть в планово-экономические отделы крупных компаний или в учебные аудитории экономических университетов – в основном это женщины.          

S c r i t t u r a

Dopo aver letto l’articolo “Cosa non dicono gli uomini”, scrivete una lettera intitolata “Cosa non dicono le donne”, in cui raccontate tutto quello che fanno o dicono gli uomini e che (a vostro parere) dà fastidio alle donne. Cercate di non essere troppo cattivi!

VIOLENZA SULLE DONNE

Ampliamento lessicale

Prendere conoscenza – зд. узнавать.

Violenza fзд. жестокое обращение.

Prevenire – предупредить, предотвратить, упредить.

Percossa f  – удар (рукой); percosse pl – побои.

Maltrattamento m – плохое обращение.

Ingiuria f – оскорбление.

Stupro m – изнасилование.

Mettere in risalto – подчеркнуть, выделить.

Denunciare – заявить о, разоблачать.

Subire (p p subito) – подвергаться; терпеть.

Mente f – зд.мыслительные способности.

Autostima f – чувство собственного достоинства, самооценка.

Colpire da – поражать.

Ansia f – тревога, беспокойство.

Insònnia f – бессонница.

Coniugale agg – супружеский.

Turba f  mentale – умственное расстройство.

Giustificazione f – оправдание.

Riprovare (agg riprovevole) – зд. порицать, осуждать (достойное порицания). 

Addurre – привести, свести к, представить.  

Persecuzione f – преследование.

Reiterato agg – неоднократный, многократный.

Moléstia f – беспокойство.  

Asfissiante agg – удушающий.

Appostamento m – подкарауливание, слежка.

Intromissione f – вмешательство.

Lotta f senza quartiere – беспощадная борьба.

Provvedimento m – мера, шаг.

Puntare a – направлять.

 

Lettura

Sempre più spesso si prende conoscenza dai mass media della violenza

sulle donne, un fenomeno che sembra crescere di anno in anno, tanto che nascono in modo vertiginoso organizzazioni, associazioni, cooperative che si occupano di prevenire o almeno di aiutare le donne vittime di violenza. A tale proposito, l’ultima ricerca Istat ha messo in evidenza che il 14 % delle donne italiane è vittima di violenza fisica o/e sessuale, caratterizzata da percosse, maltrattamenti, ingiurie, stupri, induzione alla prostituzione, violenze psicologiche.

Nello stesso tempo questa ricerca ha messo in risalto, ed è questo il dato più allarmante, che di questo 14 % solo una piccola percentuale denuncia la violenza subita, anche se si tratta di violenze gravi che provocano lesioni sui corpi e soprattutto sulle menti femminili.

La caratteristica comune di queste donne, quella che ferma il loro intento di denuncia è la paura, la rabbia, l’insicurezza, ma soprattutto la perdita di autostima e di fiducia negli altri.

Inoltre queste donne spesso dopo una violenza sono colpite dalla sindrome psichiatrica, denominata Disturbo Post-Traumatico da stress, caratterizzata da ansia, instabilità, attacchi di panico, insonnia e disturbi del comportamento alimentare.

Spesso, inoltre, e questo è un altro motivo di non denuncia, gli aggressori si trovano proprio tra le mura domestiche, mariti, fidanzati, conviventi o ex partner, ma anche genitori e parenti di primo grado, in generale persone cioè su cui la donna ripone la più grande fiducia, legata da sentimenti affettivi molto forti. Per tale ragione la violenza contro le donne è denominata anche “violenza domestica”, un fenomeno a cui in passato si dava poca importanza, essendo considerata una delle possibili espressioni di conflitto coniugale.

Per quanto riguarda l’aggressore, c’è da dire che generalmente è una persona con gravi turbe mentali, tuttavia ben adattato nella vita lavorativa e di relazione e non è possibile caratterizzarlo né per grado di istruzione, né per classe sociale.

A tutto ciò si aggiunge una eccessiva tolleranza maturata soprattutto in alcuni ambienti per cui il criminale gode di eccessive giustificazioni in quanto si cercano sempre alibi alle azioni più riprovevoli adducendole a traumi infantili, esclusione sociale, problemi famigliari, scolastici e sociali.

Ma la violenza non è solo quella fisica o sessuale, si può, infatti, subire una

vera e propria violenza psicologica, definita stalking, contrassegnata da un comportamento, prevalentemente maschile, caratterizzato da atti di persecuzione reiterata, molestie asfissianti, appostamenti, intromissioni nella vita privata di una persona, generalmente di sesso opposto. È proprio su questo tipo di violenza che si ha spesso il massimo di tolleranza, anche se è bene sottolineare che negli ultimi anni si è avuto una maggiore attenzione anche a questo tipo di manifestazioni tanto da far approvare nel febbraio del 2009 una legge, la nr. 38. Essa fornisce una risposta concreta nella lotta contro la violenza perpetrata soprattutto a danno delle donne, perfezionata nell’agosto 2013 dal “Decreto sul femminicidio e la violenza sulle donne” i cui tre obiettivi sono: prevenire la violenza di genere, proteggere le vittime e punire severamente i colpevoli.

In particolare il provvedimento punta a «dare un chiarissimo segnale di contrasto e di lotta senza quartiere al fenomeno del femminicidio» e della violenza sulle donne.

 

Esercizi


Дата добавления: 2018-11-24; просмотров: 173; Мы поможем в написании вашей работы!

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