I. Vero o falso ? (se falso, correggete con la definizione giusta).



IL CULTO DELLA BELLEZZA

Ampliamento lessicale

Genere m umano – человеческий род. 

Testimoniare – свидетельствовать, служить доказательством.

Reperto m  archeologico – археологическая находка.

Svolgersi – происходить.

Pratica f igienica – зд. гигиена; знание правил гигиены.

Essenza f profumata – душистое эфирное масло. 

Olio (pl oli) – масло (растительное, минеральное).

Cura del sé – зд. уход за собой.

Credenza f  – вера; верование.

Rito m – ритуал.

Ceto m – социальный слой.

Midollo m – мозг.

Cervo m – олень.

Capriolo m – косуля.

Abbellirsi – украситься; прихорашиваться.

Artificio m – ухищрение; уловка.

Neo m artificiale – искусственная родинка.

Tinta fзд. цвет, тон, краска.

Terme f pl – термы (бани).

Cristianizzazione f – обращение в христианство.

Pudore m – стыд.

Sembianza f  – книжн. внешность; sembianze f pl – черты лица.

Divieto m – запрет.

Ossessione f – навязчивое состояние (идея), наваждение.

Pallore m – бледность.

Cipria f – пудра.

Distinzione f – отличие.

Spropositato agg – чрезмерный.

Colonia f  (acqua di colonia) – одеколон.

Impacco mзд. компресс, примочка.

Rendere – зд. сделать.

Incarnato aggзд. телесный цвет. 

Sobrio agg – строгий, без излишеств.

Lapislazzuli m – лазурит.

Sporcizia f – грязь.

Benessere m – благосостояние; благополучие; centro di benessere – центр красоты и здоровья.

Dannarsi per – продать душу дьяволу, мучиться.

Incubo m – кошмар.

Ritoccare – подправить, подновить.

Cosmési f – косметика.

 

Lettura

 

Che il genere umano abbia dedicato da sempre attenzione al suo aspetto esteriore, lo testimoniano i reperti archeologici che ci raccontano come si svolgevano le pratiche igieniche nell’antichità, ricorrendo all’utilizzo di essenze profumate e oli per il corpo. Alla cura del sé, tuttavia, non è sempre stata data la stessa importanza; essa è stata influenzata da vari elementi quali norme sociali, credenze, riti, ambienti di vita, ceto sociale, rapporti con altri popoli ecc.

 Per quanto riguarda la cura del corpo nell’antica Roma, in un’opera di Plinio Il Vecchio, si possono trovare elencate le materie prime – ghiandole testicolari di toro e coccodrillo, midollo di cervo e di capriolo, grasso di cigno, di pecora, di oca, api affumicate nel miele, farine e uova mischiate ad essenze profumate – che usavano i Romani per abbellirsi e alcuni artifici che erano di moda in quel tempo quali i nei artificiali, le tinte azzurre per i capelli e le tinte d'oro per capelli e barba. Il rito di bellezza preferito dai romani fu, tuttavia, quello delle terme. A Roma erano aperti 873 bagni pubblici; tra questi le terme di Caracalla potevano accogliere oltre a 1500 persone.

Di contro a tutta questa attenzione per il corpo, il processo di cristianizzazione del Medioevo, che coincise con il trionfo di pudore ed austerità, si rivelò un periodo sfavorevole per il make up. L’estetica femminile perse i suoi tratti forti per passare a sembianze le più naturali possibili soprattutto a causa dei numerosi divieti imposti dal potere ecclesiastico riguardo la seduzione femminile, additando come prostituta chi utilizzava del trucco che superasse la cipria o il rossetto di colore chiaro. La cura del corpo viveva un paradosso tra la pochissima igiene e l’uso spropositato di colonie, profumi e impacchi, spesso nocivi alla pelle, per rendere la pelle diafana. Questa ossessione per il pallore prevedeva anche la quasi nulla esposizione alla luce solare, una scelta che mirava a sottolineare la massima distinzione dal popolo che lavorava e si abbronzava.

Dopo l’oscuro Medioevo, con il Rinascimento, arriva una luce anche nel mondo del make up. Ritorna il gusto per un incarnato perfetto e l’esaltazione delle forme. Da donna sobria, magra, con seno piccolo e fianchi stretti si passerà ad ammirare nuovamente una donna in carne con forme prosperose, seni abbondanti e fianchi larghi. Si perde la concezione della donna acqua e sapone tanto che, per rimarcare la propria nobiltà, la donna rinascimentale esaltava persino le vene blu del corpo con una matita di lapislazzuli. Il trucco aveva, però, anche uno scopo “pratico”: nascondere la propria sporcizia! Il paradosso di quest’epoca prevede, infatti, un totale abbandono della pulizia per paura di prendere il colera attraverso l’uso di acqua contaminata, che veniva sostituita con profumo e fard rosso. Sulla base dei pochi esempi riportati, non si sbaglia se si afferma che “la cura del corpo appartiene alla storia dell’umanità”.

Facendo, ora, un salto fino ai nostri giorni, ciò che caratterizza in questa epoca la cura del corpo è il fatto che essa non è più un piacere riservato a pochi ma è diventata un fenomeno di massa. Per il benessere del corpo oggi si fa talmente tanto da poter parlare di una sorta di ossessione per il corpo! Camminando per le strade ci si sente guardati da grandi manifesti pubblicitari che promettono lo “star bene”; nelle farmacie vengono esposti prodotti di ogni tipo per migliorare il tono, il rendimento, per ridare giovinezza; nelle edicole si trovano riviste specializzate per la salute, la buona forma, la linea, la fitness. La salute e la ricerca della bella apparenza somigliano davvero a un culto, con le sue devozioni, la sua ascesi e i suoi sacrifici. Si fa qualunque cosa pur di avere un corpo bello, sano, invidiabile. In poche parole: ci si danna per la bellezza!

Da questo tormento non sono esclusi gli uomini che ormai spendono più delle donne per acquistare i loro prodotti di bellezza e si sentono molto più a loro agio nell’investire tempo e denaro nel loro look rispetto alle generazioni passate. Vanitosi e narcisisti lo sono da sempre, che amano guardarsi allo specchio, pure, ma adesso dispongono di nuovi strumenti di benessere.

Secondo una ricerca condotta dalla Doxa, l’incubo peggiore per l’universo maschile italiano è la calvizie, seguita dalla pancetta e dalla sudorazione eccessiva. Nonché la mancanza di muscoli e l’avere peli superflui. Per contrastare, e prevenire questi “drammi”, gli uomini sono entrati nel girone delle creme che promettono di snellire il giro vita e scolpire gli addominali, frequentano le beauty farm, si depilano, si sfoltiscono le sopracciglia, si fanno maschere facciali di tutto punto, massaggi rigeneranti e manicure. Vengono venduti in quantità massiccia prodotti anti età, lucidalabbra, smalti pressoché trasparenti, mascara e fondotinta leggeri. Infine i maschietti amano farsi un bel check-up ai capelli, per i quali sono disposti a tutto e, nondimeno, adorano ricoprirsi di profumi e di creme.

 Un dato interessante è il ricorso alla medicina estetica soprattutto per quanto riguarda la rinoplastica e la chirurgia alle palpebre, seguite dalla liposuzione del tessuto adiposo sui fianchi, per eliminare le cosiddette “maniglie dell’amore”. Si calcola che 1 uomo su 10 chieda aiuto alla chirurgia per essere “ritoccato”, ma bisogna sottolineare che sono in continuo aumento. Come possiamo spiegarci questa sorta di “rivoluzione maschile”? Ci illumina il professore del Future Concept Lab, Francesco Morace: “Dopo gli Anni Ottanta che possiamo considerare una fase di femminizzazione, l’uomo ha ormai chiuso i conti con se stesso, accettando anche la propria fragilità e le proprie debolezze. E’ stato a lungo combattuto tra i due poli del maschile/femminile. Adesso è in equilibrio, libero di esprimere nuovi codici senza resistenze. Tra i nuovi linguaggi, il primo a emergere è stato proprio la cura di sé “.

È proprio vero che Narciso è cambiato: ma secondo voi in peggio o in meglio, adesso che ha scoperto il “paradiso” della cosmesi e dei centri di benessere? Secondo molte donne avere un compagno curato, profumato e che ha una certa attenzione per il suo fascino e per il suo corpo, è molto piacevole, anche se poi aggiungono che tornerà prima o poi di moda lo charm e quello ce l’hai o non ce l’hai e non c’è nessun prodotto che tenga!

Esercizi

I. Vero o falso ? (se falso, correggete con la definizione giusta).

1. Alla cura del sé è sempre stata data la stessa importanza.

2. Il rito preferito di bellezza dei Romani fu quello delle terme.

3. Il Medioevo non è il periodo del trionfo di pudore e austerità.

4. Nel Medioevo l’ossessione per il pallore non prevedeva l’esposizione del corpo alla luce solare.

5. Con il Rinascimento si passa ad ammirare una donna in carne con forme prosperose.

6. La donna rinascimentale è una donna acqua e sapone che non sopporta la sporcizia.   

7. Ciò che caratterizza nella nostra epoca la cura del corpo, è il fatto che essa non è più  un piacere riservato a poche persone ma è diventata un fenomeno

di massa.

8. Oggi la salute e la ricerca della bella apparenza non sembrano un culto,

non si fanno sacrifici per avere un corpo bello, sano, invidiabile.

9. Le donne spendono sempre più degli uomini per acquistare i loro prodotti di bellezza.

10. Oggi secondo molte donne avere un compagno curato, profumato e che ha una certa attenzione per il suo corpo è normale e anche piacevole.

II. Rispondete alle domande.

1. Che cosa ci raccontano i reperti archeologici sull’attenzione del genere umano al proprio aspetto esteriore?

2. Alla cura del sé è sempre stata data la stessa importanza?

3. Che cosa usavano i Romani per abbellirsi e quale era il loro rito di bellezza preferito?

4. Perché il Medioevo fu un periodo sfavorevole per la cura del corpo?

5. Quale gusto ritornò con il Rinascimento per quanto riguarda l’aspetto esteriore della gente?

6. Perché oggi si può parlare di una sorta di ossessione per il corpo e quali ne sono le prove?

7. Che cosa fanno uomini italiani per avere un corpo bello, sano, invidiabile?

8. Come si può spiegare questo fenomeno di “rivoluzione maschile” nel chiedere aiuto alla medicina estetica per essere “ritoccati”?

 


Дата добавления: 2018-11-24; просмотров: 169; Мы поможем в написании вашей работы!

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