G) Costrutti condizionali pseudocoordinati



In alcuni casi un rapporto «condizione-conseguenza» non viene espresso da una apodosi sovraordinata contenente una protasi subor­dinata introdotta da se (come negli esempi visti fin qui), ma da una sequenza di due frasi apparentemente coordinate, collegate eventual­mente da operatori di congiunzione o disgiunzione; la prima frase può essere imperativa o interrogativa (polare):

(49) a. Alza le mani o / altrimenti / se no sparo!

 b. Ripetilo e ti rompo la testa!

c. Dammi retta e non ti pentirai!

d. Vuoi un gelato? Te lo vado subito a prendere.

 e. Cercano la rissa? Gli daremo un sacco di botte.

 

Di solito se la prima frase è interrogativa la seconda frase può essere introdotta da un operatore di congiunzione, ma non da un operatore di disgiunzione:

(50) a. Vuoi un gelato? E io te lo vado subito a prendere.

b. Vuoi un gelato? O / Altrimenti / Se no non te lo vado subito a prendere.

(51) a. Cercano la rissa? E noi gli daremo un sacco di botte.

b. Cercano la rissa? O / Altrimenti / Se no non gli daremo un sacco di botte.

I costrutti in (49) costituiscono delle «pseudocoordinazioni», e sono normalmente parafra-sabili tramite costrutti condizionali subordinati:

(52) a. Se non alzi le mani sparo.

b. Se lo ripeti ti rompo la testa.

e. Se mi dai retta non ti pentirai.

d. Se vuoi un gelato te lo vado subito a prendere.

e. Se cercano la rissa gli daremo un sacco di botte.

 

Dal punto di vista delle azioni linguistiche eseguibili con questi costrutti, si può dire che in (49), come in (52), si trovano ordini mo­dificati da minacce (a. e b.), esortazioni modificate da previsioni fa­vorevoli (e.), offerte precedute da richiesta di conferma (d.), e mi­nacce (e.).

Per l'interpretazione semantico-pragmatica di questi costrutti è necessario ricordare in primo luogo che fanno immediatamente scat­tare l'inferenza sollecitata:

(53) a. Se alzi le mani non sparo.

b. Se non lo ripeti non ti rompo la testa.

c. Se non mi dai retta ti pentirai.

d. Se non vuoi un gelato non te lo vado (subito) a prendere.

e. Se non cercano la rissa non gli daremo un sacco di botte.

 

Su questa base l'interpretazione dell'imperativo come ordine (a.-b.) o come consiglio (e.) dipende dal valore «argomentativo» del­la seconda frase: in (49a-b) l'interlocutore non vede come positivo il fatto che gli si spari o gli si voglia rompere la testa, sceglie come preferenziale la lettura di (53a-b) (cioè l'inferenza sollecitata), ed in­terpreta l'imperativo come ordine (positivo in a., per la presenza del­l'operatore di disgiunzione, negativo in b., per la presenza dell'ope­ratore di congiunzione); in (49c), invece, il non rischiare di «pentirsene» è visto come positivo, l'interlocutore sceglie come preferenziale la lettura in (52c), ed interpreta l'imperativo come consiglio, o esor­tazione.

Anche le frasi b. e c. possono essere realizzate con operatori di disgiun­zione (come a.), negando la proposizione opportuna secondo il meccanismo appena illustrato:

(54) a. Non ripeterlo o / altrimenti / se no ti rompo la testa.

 b. Dammi retta o / altrimenti / se no ti pentirai.

 

Va segnalato che (54b), come anche (53c), è facilmente interpretabile non solo come consiglio, ma anche come ordine modificato da una minac­cia: ciò dipende dall'eventuale «controllo» del parlante sul «pentimento» dell 'interlocutore.

Le frasi (52) possono comparire con la concordanza «congiuntivo nella protasi + condizionale nell'apodosi»; con la combinazione «congiuntivo imperfetto + condizionale semplice» conservano, sep-pur indebolito, il valore di azioni linguistiche come ordini, consigli, esortazioni, minacce, ecc., mentre con la combinazione «congiuntivo piuccheperfetto + condizionale composto» possono essere intesi solo come condizionali dichiarativi:

 

(55) a. Se non alzassi le mani sparerei.

b. Se lo ripetessi ti romperei la testa.

e. Se mi dessi retta non ti pentiresti.

d. Se volessi un gelato te lo andrei subito a prendere.

e. Se cercassero la rissa gli daremmo un sacco di botte.

(56) a. Se non avessi alzato le mani avrei sparato.

b. Se lo avessi ripetuto ti avrei rotto la testa.

e. Se mi avessi dato retta non ti saresti pentito.

d. Se avessi voluto un gelato te lo sarei subito andato a pren­dere.

e. Se avessero cercato la rissa gli avremmo dato un sacco di botte.

 

I costrutti «pseudocoordinati» esemplificati in (49), invece, non

 

possono seguire la concordanza normale dei condizionali, neppure nella proposizione che corrisponde all'apodosi della costruzione su­bordinata:

(57) a. Alza le mani o / altrimenti / se no sparerei / avrei sparato.

 b. Ripetilo e ti romperei / avrei rotto la testa.

 c. Dammi retta e non ti pentiresti / saresti pentito.

 d. Vuoi un gelato? Te lo andrei / sarei andato subito a pren dere.

e. Cercano la rissa? Gli daremmo / avremmo dato un sacco di botte.

 


Дата добавления: 2019-07-15; просмотров: 105; Мы поможем в написании вашей работы!

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