M) Apodosi accompagnate da «allora»



I diversi tipi di periodi ipotetici subordinati esemplificati finora presentano operatori di subordinazione che introducono la protasi, ma sono privi di elementi di collegamento o di ripresa nell'apodosi (fanno eccezione i costrutti «bi-affermativi» con elementi di rinforzo: v. le frasi (73) e (74)). D'altronde una delle tradizionali schematizzazioni del rapporto semantico ipoteticocondizionale, di origine logica, vede l'apodosi accompagnata facoltativamente da allora: «se p, (allo­ra) q». L'inserimento di allora nell'apodosi non è però possibile in tutti i tipi di costrutti condizionali. Generalmente è possibile nei casi in cui fra i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi esiste o può essere instaurato un rapporto di «condizione-conseguenza»:

(142) a. Se domenica ci sarà bel tempo, allora andremo a sciare.

b. Se fossi un marziano, allora avrei le orecchie verdi.

c. Se non foste arrivati in ritardo, allora non avreste perso il treno.

 

L'inserimento di allora da risultati grammaticali anche nel caso delle versioni subordinate dei costrutti condizionali pseudocoordina­ti, mentre per i costrutti pseudocoordinati veri e propri tale inseri­mento è possibile solo quando la protasi è realizzata da una frase interrogativa:

 

(143) a. Se non alzi le mani, allora sparo.

b. Se lo ripeti, allora ti rompo la testa.

c. Se mi dai retta, allora non ti pentirai.

(144) a. Alza le mani o / altrimenti / se no (allora) sparo!

 b. Ripetilo e (allora) ti rompo la testa!

 c. Vuoi un gelato? Allora te lo vado subito a prendere.

 

Nel caso di apodosi interrogative l'inserimento di allora rende il costrutto marginale, mentre esso è compatibile con apodosi imperati­ve, sia nella versione subordinata sia in quella pseudocoordinata:

 

(145) a. Se avessi vinto alla lotteria, ('allora) avresti comprato

un'auto nuova?

 b. Se vincessi alla lotteria, ('allora) cosa faresti con i soldi?

 

(146) a. Se hai bisogno di me, allora chiamami a casa.

 b. Hai bisogno di me? Allora chiamami a casa.

 

Nei costrutti «bi-negativi»  l'inserimento di allora è generalmente possibile, mentre con i costrutti «bi-affermativi» il risultato è di solito agrammaticale:

(147) a. Se tu giochi bene a tennis, allora io sono Ivan Lendl.

b. Se sei un bravo cuoco, allora preparami subito un filetto

al pepe verde!

c. Se ha preparato per tre mesi questo esame, allora perché non sa rispondere ad una domanda così semplice?

(148) a. Se la situazione nel Golfo Persico è critica, (allora) quella del campi profughi di Gaza non è certo allegra.

b. Se il parere del Fondo Monetario Internazionale sulla eco­nomia del nostro paese è stato positivo, (allora) non dob­biamo dimenticare la ripresa dell'inflazione.

c. Se Giulio se ne è andato dopo il primo tempo, C'alierà) è perché non riusciva proprio a sopportare quel film.

d. Se Ugo era adirato, (allora) Maria era tranquilla.

e. Se è nevicato già in ottobre, allora avete avuto un inverno freddissimo.

 

 

Nei periodi ipotetici in cui il contenuto proposizionale della pro­tasi condiziona non il contenuto proposizionale dell'apodosi ma l'azione linguistica con essa eseguibile, l'inserimento di allo­ra da risultati marginali o agrammaticali:

 

(149) a. Se hai fame, (allora) ci sono dei biscotti nella credenza.

 b. Se posso permettermi, (allora) hai un gran bell'aspetto.

 

La presenza di allora è possibile nei costrutti con omissione di se, come anche con alcuni operatori di subordinazione lessi­calmente «ricchi»:

 

(150) a. Arrivassero / Fossero arrivati in tempo i rinforzi, allora

riusciremmo / saremmo riusciti ad evitare la sconfitta.

 b. Qualora / Ove / Laddove ricorrano le condizioni previste dal secondo comma della circolare ministeriale, allora il ri­lascio dei documenti richiesti avverrà entro dieci giorni.

c. Ammesso che / Supposto che / Nel caso che / Nell'ipotesi che / Nell'eventualità che Giampiero riesca ad affittare quella casa al mare, allora passeremo da lui una settimana in luglio.

 

Con altri operatori di subordinazione lessicalmente «ricchi» l'inserimen­to di allora da invece risultati agrammaticali, che si ripetono per le varianti degli stessi operatori che introducono protasi con modi verbali non finiti:

 

(151) a. Purché / A patto che / A condizione che tu mi faccia uno dei

tuoi caffè, (allora) ti sarò eternamente grato.

b. Pur di / A patto di / A condizione di ottenere un lavoro, (allo­ra) sono disposto a trasferirmi in un'altra città.

Le protasi con modi verbali non finiti danno comunque in genere risulta­ti inaccettabili se combinate con apodosi accompagnate da allora:

 

(152) a. A dirti la verità, (allora) ti trovo ingrassato.

b. A darmi retta, (allora) ti troveresti meglio.

 c. Mangiando molto, (allora) ingrasserei.

 d. (Se) Preso in tempo, (allora) un raffreddore si cura in tre giorni.

 

I costrutti la cui apodosi è accompagnata da allora non sono re­versibili, se allora viene interpretato come legato a se:

(153) a. (Allora) Andremo a sciare, se domenica ci sarà bel tem­po.

b. (Allora) Sparo, se non alzi le mani.

c. (Allora) Chiamami a casa, se hai bisogno di me!

d. (Allora) Preparami subito un filetto al pepe verde, se sei un bravo cuoco!

e. (Allora) Avete avuto un inverno freddissimo, se è nevica­to già in ottobre.

f. (Allora) Passeremo da Giampiero una settimana in luglio, ammesso che / supposto che / nel caso che / nell'ipotesi che / nell'eventualità che riesca ad affittare quella casa al mare.

 

Le sequenze esemplificate in (153) sono accettabili anche con allora, purché tale avverbio venga interpretato non come elemento che collega l'apodosi alla protasi del costrutto condizionale, ma l'intero costrutto condi­zionale ad un eventuale contesto linguistico precedente:

 

(154) a. Ci sono tre voti per il mare, e otto voti per la montagna: allora I

andremo a sciare, se domenica ci sarà bel tempo.

 b. Te l'ho già detto due volte con le buone: (adesso) allora sparo,

se non alzi le mani.

 c. Non ti fare problemi, io non mi muovo tutto il giorno: siamo

d'accordo? Allora chiamami a casa, se hai bisogno di me! ecc.

 

Le frasi concessive

 

Per «frasi concessive» si intendono diversi tipi di proposizioni su­bordinate, che pur instaurando con le proposizioni sovraordinate da cui dipendono rapporti dai significati simili, sono caratterizzate da differenze semantiche e sintattiche. Nei prossimi paragrafi saranno distinti, e trattati separatamente, tre tipi di frasi concessive: le propo­sizioni concessive fattuali , le proposizioni condizionali con­cessive, e le proposizioni a-condizionali .

L'insieme di una proposizione subordinata concessiva e della proposizione sovraordinata da cui questa dipende costituisce una fra­se complessa, che chiameremo «costrutto concessivo»; parleremo quindi di costrutti concessivi fattuali, costrutti condizionali concessi­vi, e costrutti a-condizionali, esemplificati rispettivamente in (1), (2) e (3):

(1) Benché piovesse, Antonio è uscito senza ombrello.

(2) Anche se piovesse, Antonio uscirebbe senza ombrello.

(3) a. Che ti piaccia o no, stasera andrò al cinema.

    b. Ovunque vada, Ugo troverà degli amici.

 

 


Дата добавления: 2019-07-15; просмотров: 108; Мы поможем в написании вашей работы!

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